Ciao, sono Gian Maria

Classe '76. Nato il 4 Luglio. Amo il mare...
Sono un creativo ossessivo compulsivo, grafico, autore, videomaker, chitarrista e cantante, surfista della domenica e filosofo del venerdì sera.

Il mio lato più razionale fa da "tutor" a quello emozionale, così canalizzo una strabordante creatività in progetti di vario tipo, che, o sono colossali, o non mi ci metto neanche.

Sono un cercatore. Studio le principali religioni e filosofie, surfo nel mare dell'anima e cerco una connessione profonda con la natura per allenare la forma di conoscenza più alta, l'intuizione.

Sono punk perchè mi oppongo alla conformità e al sistema, non politico e di facciata, ma della società moderna. Surf Punk è il genere delle canzoni che creo e suono con gli Ex Presidenti.

Per tutto questo, ogni cosa che scaturisce dalle mie idee porta la firma Surfpunker.

La vita non è altro che un viaggio...

...e io ho scelto di farlo in cabrio

  • 1976

    Carta d'imbarco emessa

    Il 4 luglio 1976 convalido il mio biglietto di sola andata partendo dalla provincia di Modena. Nessuna mappa, nessun itinerario, sceglierò strada facendo e imparerò come muovermi lungo il percorso. Tra scoperte, incontri, accadimenti e azioni cercherò di realizzare me stesso. Dove mi porterà questo viaggio? Sarà il tempo a dirlo.

  • 1997

    Ex Presidenti. La rotta prende forma

    All'inizio del 1997, imbraccio la chitarra e inizio a cantare la mia rotta dando vita a una band surf punk. Attraverso gli Ex Presidenti inizio a definire chi sono, scrivendo musica e testi di brani inediti. Ogni canzone è una scoperta, ogni concerto un incontro, ogni nota un passo avanti nella mia storia.

  • 2005

    Aggressive. Indossare un manifesto

    Nel 2005 creo il brand Aggressive e il viaggio si arricchisce di un nuovo linguaggio. Non è solo abbigliamento, ma un manifesto di cui la t-shirt si fa portavoce: "trova il tuo elemento, allenati e aggrediscilo. Il mondo si fermerà a guardarti e sarai il padrone incontrastato del tuo momento."

  • 2006

    Reagan Stiloso. Alter ego creativo

    Dalla musica alla grafica, la comunicazione rimane il motore vitale del mio percorso. La mia visione prende forma in ogni immagine degli Ex Presidenti, dai cd ai siti web, dai gadget ai videoclip. Nel 2006 scelgo di porre la mia firma nel mondo visivo della band, un’identità che mi rappresenti.

  • 2009

    Madison Avenue. L'agenzia

    Nel 2009 realizzo che le competenze acquisite per promuovere la mia band possono diventare strumenti per dare voce anche ad altri. Così nasce Madison Avenue Comunicazione, un’agenzia 'one man band' ispirata alla leggendaria via new yorkese dell’advertising, al servizio di chi necessiti comunicare un proprio prodotto o servizio.

  • 2018

    Level Up. Si sale di livello

    Dopo anni di esperienza, decido di alzare l’asticella e, nel 2018, insieme a tre talentuosi collaboratori e soci, fondo Level Up, un’agenzia che offre servizi di comunicazione a 360°. La creatività ha trovato casa a Riccione, dove mi sono trasferito nel 2016. Da qui, costruiamo strategie che fanno la differenza.

  • 2025

    Surfpunker. Il viaggio continua

    Nel 2025 il mio percorso creativo trova la firma definitiva: Surfpunker. Non è solo un nome con un logo ma un’identità che racchiude tutto ciò che ho fatto, faccio e farò. Un sito, un archivio digitale, un manifesto del mio viaggio tra musica, design e comunicazione. È il punto di osservazione per guardare indietro e vedere la strada percorsa, ma è anche la rampa di lancio per nuove idee, progetti e avventure. Perché il viaggio non è ancora finito.

“La creatività è l’intelligenza che si diverte”

diceva Einstein... beh, io mi diverto parecchio! :)

Creativo, Ossessivo, Compulsivo

La creatività, per me, non è una scelta ma un'urgenza... una forza interiore che spinge come un’onda inarrestabile, che infrange la barriera del pensiero logico per trascinarmi in un vortice di idee, immagini, suoni e connessioni. Non posso evitarla e non posso spegnerla, posso solo assecondarla e trovare un modo per darle forma prima che mi logori.

Ecco perché mi definisco un creativo ossessivo compulsivo: sono animato da un bisogno insaziabile di dare forma al fermento della mia mente.

Da sempre possiedo un senso estetico spiccato e un’esuberanza creativa che si muove tra eccessi di ispirazione e dettagli maniacali. Fortunatamente la mia parte razionale, quella che pianifica e organizza, rende tangibile ciò che altrimenti resterebbe fluttuante nell’etere dell’immaginazione.

Picasso diceva che “l’ispirazione esiste, ma deve trovarti al lavoro”. Io abbraccio questo concetto adottando un mio personale equilibrio tra follia e metodo, tra istinto e disciplina che mi permette di vivere la mia creati-vita.

Progetti Web

Guarda l'elenco in timeline di tutti i siti web che ho realizzato per progetti personali

Il palco come tavola da surf

...e il pubblico come un'onda perfetta

Sono quel che suono

Alla fine del 1996, a vent’anni, sento che dentro di me c’è un universo inesplorato che preme per uscire. Il problema? Non ho ancora trovato il modo. Poi imbraccio la chitarra elettrica, con una conoscenza dello strumento di livello "principiante entusiasta", e all’improvviso tutto ha senso.

Le mie dita si muovono come se avessero sempre saputo cosa fare, e in un attimo riff e accordi si trasformano in canzoni che sembravano esistere da sempre, in attesa solo di essere suonate. Sto mettendo in musica me stesso.

Ecco cosa ne emerge: melodie solari che ti si piantano in testa, ritornelli che restano addosso come la sabbia dopo una giornata in spiaggia, ritmiche che fanno muovere chiunque abbia un minimo di battito cardiaco, stacchi improvvisi che ti proiettano su pareti d'acqua verticali e l'irruenza fisica di chi suona come se il palco fosse una tavola da surf e il pubblico un’onda perfetta.

La mia musica è energia, divertimento e spirito californiano, anche se sono nato ben lontano dalla California. È un’estensione naturale del mio modo di essere: impulsivo ma metodico, spensierato ma ossessivo, sempre in equilibrio tra il bisogno di creare e quello di buttarmi nella mischia. Insomma, più che suonare, io mi suono. E la cosa incredibile? Tutto sommato funziona.

"Omnia ab Uno et in Unum revertuntur"

"Tutto proviene dall’Uno e all’Uno ritorna"

Soul Surfer

Se il soul surfer vive il surf come un'esperienza spirituale, mosso dall'amore per l'oceano e dalla ricerca di una connessione con la natura, io, parallelamente, cerco di "surfare l'anima" per entrare in contatto con la mia parte più intima e nascosta.

Per me, cavalcare le onde interiori significa immergermi nell'introspezione, esplorando i recessi più profondi della mia essenza alla ricerca di risposte alle domande esistenziali e di un autentico stato di benessere.

Per guidare questa ricerca interiore, mi affido alla Filosofia della Tradizione, una visione del mondo che affonda le sue radici nelle grandi culture e tradizioni spirituali dell'umanità.

Dall'Induismo vedico al Buddhismo e al Taoismo, dalle antiche civiltà dell'Egitto, della Mesopotamia e della Persia, fino al Cristianesimo delle origini, dalla filosofia dell’Essere Unico di Parmenide, Eraclito, Platone e Plotino fino al pensiero di Simon Veil, Jiddu Krishnamurti e Carl Gustav Jung, questa prospettiva si basa sull'idea di una "Sophia Perennis", una saggezza perenne che attraversa epoche e civiltà, offrendo una comprensione profonda dell'Essere e della Realtà.

Al centro di questa saggezza vi è una riflessione profonda sulla natura della psiche umana e sulla consapevolezza che la vera radice della sofferenza sia l’ego. Quest’ultimo nasce dall'intelligenza simbolica della mente, che proietta pensieri e immagini all'esterno e, attraverso di essi, convince la psiche di essere un’entità separata dagli altri esseri. Questo senso di separazione genera attaccamento, paura e desiderio di possesso, alimentando l’illusione di un "io" distinto dal tutto.

La Filosofia della Tradizione propone una visione della realtà basata su un Principio Originario, dal quale tutto scaturisce non attraverso un atto di creazione separato, ma per emanazione. Il Principio non genera entità distinte da sé, ma si trasforma nelle sue manifestazioni, riconducendo ogni cosa a un’unica essenza.

Questa prospettiva è definita non dualistica, poiché supera ogni forma di contrapposizione e divisione: "Tutto è Uno". Le implicazioni di questa visione non sono soltanto speculative o filosofiche, ma profondamente pratiche: influenzano il modo in cui concepiamo l'esistenza, le relazioni tra gli esseri e, di conseguenza, il tessuto stesso della società.

No gods, no masters, just distortion

Il suono crudo della ribellione spezza il silenzio del conformismo

Punk nella testa

Essere punk, per me, non è né una posa né un’estetica preconfezionata, ma un’attitudine esistenziale, una dichiarazione di indipendenza interiore. Non è ribellione fine a sé stessa, ma autodeterminazione. Significa non accettare passivamente il copione scritto da altri, ma scrivere il mio, con le mie regole, i miei tempi, i miei sbagli e le mie intuizioni.

Essere punk è un atto creativo, un'azione costante di ridefinizione di sé, senza chiedere permesso, senza aspettare approvazioni. È una filosofia che si traduce nel fare, nel creare, nel portare alla luce idee, progetti, musica, immagini con l'attitudine DIY. Perché il punk, se non è un atto creativo, è solo distruzione sterile.

Suono surf punk perché è l’incrocio perfetto tra irruenza e spensieratezza, tra energia pura e melodia. È la colonna sonora ideale per chi vive la vita come un’onda da cavalcare, con la consapevolezza che ogni onda è un’esperienza, un’occasione per sentirmi parte della natura.

Il surf punk è velocità, è schiaffi di distorsione che però sanno di sole e di mare, è la sintesi perfetta tra il bisogno di libertà e l’istinto di divertirsi mentre si va controcorrente. È un suono che vibra con il mio modo di essere: uno spirito libero, radicato nella tradizione ma proiettato sempre in avanti, verso la prossima onda, il prossimo riff, il prossimo atto creativo.

Esiste un solo vero lusso, quello dei rapporti umani

In realtà ne esiste anche un altro, giocare a biglie

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